- 1 Come conservare i succhi ottenuti con estrattori e centrifughe
- 2 Spremere del limone nel succo
- 3 Ridurre il contatto con l’aria
- 4 Procedere ad un’adeguata conservazione
- 5 Altri utili suggerimenti
Andrebbero bevuti subito, per assimilare il maggior numero possibile di principi nutritivi in essi contenuti, quali vitamine, sali minerali, enzimi. Parliamo dei succhi di frutta e di verdura, veri e propri alleati specie durante la stagione estiva, ed apprezzati sia dai grandi che dai piccini. Non sempre, però, si ha la possibilità di preparare il succo fresco ogni giorno, vuoi per mancanza di tempo, vuoi per scelta personale, perché si desidera realizzarne una grande quantità in un’unica volta, e conservarlo per consumarlo poi in un secondo momento. O per portarlo con sé in ufficio o in viaggio e berlo nel corso della giornata di lavoro o prima di cena.
Ecco allora che centrifughe ed estrattori giungono in aiuto, consentendo di “prolungare” gli effetti benefici dei succhi appena centrifugati o estratti, con indubbi vantaggi non solo dal punto di vista del proprio benessere, ma anche della praticità. Indipendentemente dalla qualità del succo prodotto con i precitati apparecchi – più liquido nel caso della centrifuga, più corposo ed omogeneo nel caso dell’estrattore – va messo tuttavia in evidenza l’inevitabile fase di ossidazione alla quale si assisterà nel momento in cui i succhi stessi verranno messi a contatto con l’aria: con il passare dei minuti si verificherà infatti la graduale perdita di vitamine, sostanze nutritive ed enzimi. Si pensi, a titolo esemplificativo, alle arance, frutto assai amato e consumato sulle nostre tavole, che perderanno il 50% della vitamina C in esse contenuta nell’arco di 10-15 minuti di esposizione alla luce. Come fare allora? Come “allungare” la vita di un succo di frutta o di verdura? Ce ne occupiamo proprio in questa trattazione, con brevi ma esaustive “linee-guida” da seguire attentamente.
Come conservare i succhi ottenuti con estrattori e centrifughe
Come or ora accennato, l’ossidazione è un processo chimico, ineludibile ed irreversibile, che si attiva nel momento in cui si procede semplicemente al taglio della frutta o della verdura. Ecco il motivo per i quale i succhi andrebbero bevuti appena centrifugati o appena estratti. Ma se ciò – come abbiamo sottolineato – non sempre è possibile, è però possibile rallentare il predetto processo, ottenendo il massimo dal proprio succo in qualunque situazione. Prima di esaminare – nei paragrafi che seguono – le modalità relative da mettere in atto, le “dritte” a cui fare riferimento, è opportuno però dare spazio ad un utile suggerimento: quello di conservare il succo prodotto con una centrifuga per non più di 10 ore, ore che possono diventare anche 24 in presenza di un estrattore a freddo.
Spremere del limone nel succo
Il limone contiene acido ascorbico (vitamina C), ottimo conservante che rallenta il processo di ossidazione. A suffragio di ciò viene solitamente fornito come esempio quello di un piccolo esperimento che ognuno di noi può fare nella propria casa, quello cioè di tagliare una mela a metà, mettendo solo su una delle due parti il succo di limone: dopo qualche secondo, la parte priva di limone risulterà più scura perché sta ossidandosi, non invece quella con il limone, in quanto preservata dalla presenza di acido ascorbico, presente appunto nel limone.
Un’alternativa ancor più valida per meglio conservare i succhi di frutta e di verdura sarebbe quella di sciogliere nei succhi stessi, dopo l’estrazione, un cucchiaino di vitamina C pura, potente conservante naturale che, tra l’altro, ha molti effetti secondari positivi, quali, ad esempio, quello di un’efficiente azione immunitaria. Attenzione, però, a non superare la dose raccomandata di un cucchiaino per 750 ml circa di succo, perché quantitativi superiori, mal tollerati dal nostro organismo, potrebbero causare spiacevoli effetti lassativi.
Ridurre il contatto con l’aria
Non solo il succo il limone: per conservare nel migliore dei modi i succhi di frutta e di verdura è necessario eliminare l’ossigeno presente nell’aria, accelerante il processo di ossidazione. Come? Adoperando contenitori sottovuoto (o anche bottiglie sottovuoto), che appunto eliminano ogni traccia di ossigeno all’interno dei contenitori stessi, in virtù del pratico strumento per aspirare l’aria e della chiusura ermetica. Un valido consiglio in merito è quello di coprire detti contenitori/barattoli con della carta stagnola, per arrestare il passaggio della luce ed impedire che essa dia inizio all’ossidazione.
In dotazione con gli estrattori di succo, poi, esistono apposite caraffe che consentono la conservazione degli estratti sino a 48 ore. Ed ancora, altre soluzioni sono quelle che vedono l’utilizzo di una macchina sigillatrice per barattoli sottovuoto – più costosa ma di certo più professionale – o di una pompa manuale sottovuoto, opzione decisamente più alla portata delle proprie tasche.
Da sottolineare infine un particolare kit di conservazione sottovuoto – utile soprattutto se si desidera portare il succo fuori casa – comprensivo di bottiglie di vetro fornite di uno speciale tappo, che toglie del tutto l’aria tramite una particolare pompetta manuale. Per una vera e propria scorta di succhi. Unico accorgimento, quello di non riempire interamente le bottiglie, lasciando uno spazio di circa 5 cm perché la predetta pompetta svolga correttamente il proprio “dovere”.
Procedere ad un’adeguata conservazione
Una volta preparati, i succhi di frutta e di verdura vanno conservati in frigorifero, perché in tal modo, evitando il contatto con il calore e la luce, il processo di ossidazione è rallentato. Ma qual è la durata dei succhi così conservati? 48 ore e non oltre, in quanto tutti i principi nutritivi verrebbero rapidamente meno.
Altri utili suggerimenti
Fatto salvo quanto appena esposto, ecco qualche altro valido consiglio per un’appropriata conservazione dei succhi di frutta e di verdura estratti o centrifugati:
- Utilizzare preferibilmente prodotti biologici – che di solito hanno più nutrizione di quelli non biologici – e freddi, in modo da diminuire ulteriormente la temperatura del succo
- Adoperare per la conservazione del succo contenitori in vetro o in acciaio inossidabile, che garantiscono la massima igiene. Un’alternativa più pratica, in caso di trasporto al lavoro ad esempio, è quella di servirsi di piccole borracce in plastica bpa free, o di thermos compatti da mezzo litro
- Se si è fuori casa, evitare in ogni caso quanto più si può il contatto del succo con la luce, conservando il succo stesso in borsa o in un contenitore scuro
- Conservare comunque il succo per il minor tempo possibile.